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Analisi terreno

012
€120,00
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Dettagli del prodotto

L’analisi fisica, chimica, microbiologica e metalli pesanti del terreno agricolo è un insieme di esami che permettono di valutare le caratteristiche e la fertilità di un suolo destinato alla coltivazione. Questi esami sono importanti per scegliere le specie e le varietà più adatte, per programmare le concimazioni e le irrigazioni, per prevenire e correggere eventuali problemi o carenze, per monitorare l’impatto ambientale dell’attività agricola. I principali parametri che vengono analizzati sono: tessitura: indica la percentuale di sabbia, limo e argilla presenti nel suolo. La tessitura influisce sulla struttura, sulla porosità, sulla capacità di ritenzione idrica e di scambio cationico, sulla permeabilità e sulla lavorabilità del suolo. Il pH: misura l’acidità o l’alcalinità del suolo. Il pH condiziona la disponibilità dei nutrienti, la solubilità dei metalli, l’attività microbica e la tolleranza delle piante. Il pH ottimale per la maggior parte delle colture è compreso tra 6 e 7. La conducibilità elettrica CE: indica la quantità di sali disciolti nel suolo. La CE influisce sulla pressione osmotica, sulla germinazione, sulla crescita e sulla produzione delle piante. La CE ottimale per la maggior parte delle colture è inferiore a 2 dS/m. La sostanza organica SO: indica la quantità di materia organica presente nel suolo. La SO migliora la struttura, la porosità, la capacità di ritenzione idrica e di scambio cationico, la fertilità e l’attività biologica del suolo. La SO ottimale per la maggior parte delle colture è superiore al 2%. L'azoto N: è un elemento essenziale per la sintesi delle proteine, degli acidi nucleici e della clorofilla. L’azoto è presente nel suolo sotto forma di nitrati NO3-, nitriti NO2-, ammonio NH4+ e azoto organico. L’azoto è facilmente dilavabile e soggetto a perdite per denitrificazione e volatilizzazione. La quantità di azoto disponibile per le piante dipende dalla mineralizzazione della sostanza organica, dalla temperatura, dall’umidità e dal pH del suolo. La carenza di azoto si manifesta con clorosi e riduzione della crescita e della produzione. L’eccesso di azoto può causare eutrofizzazione, inquinamento delle acque, riduzione della qualità e della conservabilità dei prodotti, suscettibilità alle malattie e agli stress. Il fosforo P: è un elemento essenziale per la sintesi degli acidi nucleici, dell’ATP e dei fosfolipidi. Il fosforo è presente nel suolo sotto forma di ortofosfati H2PO4- e HPO42-, pirofosfati, polifosfati e fosforo organico. Il fosforo è poco mobile e soggetto a fissazione da parte del calcio, del ferro e dell’alluminio. La quantità di fosforo disponibile per le piante dipende dalla mineralizzazione della sostanza organica, dalla temperatura e dal pH del suolo. La carenza di fosforo si manifesta con riduzione della crescita, della fioritura e della fruttificazione, con colorazione violacea delle foglie e con ritardo nella maturazione. L’eccesso di fosforo può causare squilibri nutrizionali, inquinamento delle acque e riduzione della biodiversità. Il potassio K: è un elemento essenziale per la regolazione osmotica, la traspirazione, la fotosintesi, la sintesi degli amidi e la resistenza agli stress. Il potassio è presente nel suolo sotto forma di ioni K+ adsorbiti ai colloidi o scambiabili con altri cationi. Il potassio è moderatamente mobile e soggetto a perdite per dilavamento e per raccolta dei prodotti. La quantità di potassio disponibile per le piante dipende dalla mineralizzazione della sostanza organica, dalla capacità di scambio cationico e dalla concorrenza di altri cationi. La carenza di potassio si manifesta con clorosi marginale e necrosi delle foglie, con riduzione della qualità e della conservabilità dei prodotti, con suscettibilità alle malattie e agli stress. L’eccesso di potassio può causare squilibri nutrizionali, in particolare con il calcio e il magnesio. Il calcio Ca: è un elemento essenziale per la struttura e la permeabilità delle membrane cellulari, per la divisione cellulare, per la stabilizzazione degli enzimi e per la neutralizzazione degli acidi organici. Il calcio è presente nel suolo sotto forma di ioni Ca2+ adsorbiti ai colloidi o scambiabili con altri cationi. Il calcio è poco mobile e soggetto a perdite per dilavamento e per raccolta dei prodotti. La quantità di calcio disponibile per le piante dipende dalla mineralizzazione della sostanza organica, dalla capacità di scambio cationico e dal pH del suolo. La carenza di calcio si manifesta con necrosi apicali, deformazioni e caduta dei frutti, con riduzione della qualità e della conservabilità dei prodotti, con suscettibilità alle malattie e agli stress. L’eccesso di calcio può causare squilibri nutrizionali, in particolare con il fosforo e il ferro. Il magnesio Mg: è un elemento essenziale per la costituzione della clorofilla, per la trasmissione degli impulsi nervosi, per la sintesi delle proteine e per l’attivazione degli enzimi. Il magnesio è presente nel suolo sotto forma di ioni Mg2+ adsorbiti ai colloidi o scambiabili con altri cationi. Il magnesio è moderatamente mobile e soggetto a perdite per dilavamento e per raccolta dei prodotti. La quantità di magnesio disponibile per le piante dipende dalla mineralizzazione della sostanza organica, dalla capacità di scambio cationico e dalla concorrenza di altri cationi. La carenza di magnesio si manifesta con clorosi internervale e necrosi delle foglie, con riduzione della fotosintesi e della produzione. L’eccesso di magnesio può causare squilibri nutrizionali, in particolare con il calcio e il potassio. I microelementi: sono elementi essenziali per le piante in quantità molto piccole, ma indispensabili per il funzionamento di vari enzimi e processi metabolici. I principali microelementi sono: boro B, cloro Cl, rame Cu, ferro Fe, manganese Mn, molibdeno Mo e zinco Zn. La disponibilità di questi elementi dipende da vari fattori, tra cui il pH, la sostanza organica, la tessitura, la presenza di altri elementi e la temperatura del suolo. Le carenze o gli eccessi di microelementi possono causare vari disturbi fisiologici e morfologici nelle piante, con conseguente riduzione della qualità e della produzione. I metalli pesanti: sono elementi metallici che possono avere effetti tossici per le piante, gli animali e l’uomo a determinate concentrazioni. I principali metalli pesanti sono: arsenico As, cadmio Cd, cromo Cr, mercurio Hg, nichel Ni, piombo Pb e vanadio V. La presenza di questi elementi nel suolo può derivare da fonti naturali o antropiche, come l’erosione delle rocce, l’uso di fertilizzanti, fitofarmaci, fanghi di depurazione, rifiuti industriali. La mobilità e la biodisponibilità di questi elementi dipendono da vari fattori, tra cui il pH, la sostanza organica, la tessitura, la presenza di altri elementi e la temperatura del suolo. L’accumulo di metalli pesanti nel suolo può causare contaminazione delle acque, del suolo e delle colture, con rischi per la salute e per l’ambiente. Le analisi vengono affidate ad un laboratorio accreditato e competente in questo settore. Per maggiori informazioni è possibile contattarci al numero 0863-473072 o scriverci a info@ufficioagrotecnico.it

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